Coordinate: 43°48′04.33″N 7°34′40.57″E

Castel d'Appio

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Castel d'Appio
Ubicazione
Stato attualeItalia
RegioneLiguria
CittàVentimiglia
IndirizzoVia Nappio, Ventimiglia (IM)
Coordinate43°48′04.33″N 7°34′40.57″E
Informazioni generali
Tipocastello-fortezza
Inizio costruzione1140
Primo proprietarioRepubblica di Genova
Condizione attualeabbandono
Informazioni militari
Termine funzione strategicaXVIII secolo
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Il Castel d'Appio è un castello in rovina nel comune di Ventimiglia,[1][2] dominante la valle di Latte e del fiumeRoia, in provincia di Imperia.

Secondo antiche tradizioni la denominazione "Appio" deriverebbe dal console dell'Impero romano Appio Claudio, colui che nel 185 a.C. riuscì a sottomettere la popolazione dei Liguri Intemeli nella conquista romana nel ponente ligure, ponendo una guarnigione per la difesa dei territori. Sarebbe quindi un nome derivato dalla gens Appia, da collegare a quello della Via Appia o a toponimi come Predappio - Pietra d'Appio - (presso Forlì).

La prima documentazione ufficiale risale al 1140, quando il castello fu eretto per volere della Repubblica di Genova poco dopo la prima occupazione di Ventimiglia. I dati più antichi sul castello sono stati rinvenuti e ricavati grazie ai rogiti del notaio Amandolesio che nel 1200 stendeva atti per il pagamento dei soldati nonché inventari delle suppellettili e dei materiali presenti all'interno della fortezza.

Nel 1318 l'improvviso attacco di Roberto d'Angiò contro i Ghibellini della città intemelia costrinse i secondi ad asserragliarsi all'interno del castello, cedendo poco dopo alla vittoriosa avanzata dei Guelfi. Fra il XVI e il XVII secolo Castel d'Appio fu abbandonato a favore del sottostante Castelvecchio, quest'ultimo acquistato dalla repubblica genovese nel 1562. Castelvecchio, l'odierno forte San Paolo, fu scelto rispetto all'originario castello poiché situato in una posizione più conveniente, a ridosso della città di Ventimiglia.

Castel d'Appio ritrovò un ruolo durante la guerra di successione austriaca nel 1746-1747 tra l'esercito austro-sardo e i soldati franco-genovesi. Nel 1746 i Francesi, già impegnati a valle nella difesa del forte San Paolo, decisero di inviare a Castel d'Appio 4.500 soldati per proteggere il forte dalla parte del monte. La pressione dei soldati d'oltralpe fu vana perché il generale Balbiano, comandante delle truppe austro-sarde, riuscì ad impadronirsi subito del caposaldo. Il castello negli anni successivi avrà sempre meno importanza, tanto da venire poco dopo quasi del tutto smantellato.

Dell'antico castello rimane un residuo muro angolare a sud, molto probabilmente delimitante l'allora perimetro della cinta difensiva. Della torre pentagonale rimangono visibili quattro dei cinque lati originali, mentre all'interno della cinta del castello sono ancora oggi conservati i resti dell'ampia cisterna attribuita - secondo la tradizione - all'epoca romana.

All'interno dell'irregolare cinta muraria - risalente al XIII secolo - sono conservati i ruderi del mastio poligonale che costituiva il principale elemento di difesa.

  1. ^ Castel D'Appio | Liguria | Ventimiglia, su icastelli.it. URL consultato il 1º dicembre 2021.
  2. ^ Castel d'Appio, su cumpagniadiventemigliusi.it. URL consultato il 1º dicembre 2021.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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